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domenica 3 luglio 2011

Io se fossi Dio sarei molto intero e molto distaccato, come dovreste essere voi.





Giorgio Gaber


Giorgio Gaber, nome d'arte di Giorgio Gaberscik (Milano, 25 gennaio 1939 – Montemagno di Camaiore, 1º gennaio 2003), è stato cantautore, attore e commediografo italiano.

Affettuosamente chiamato "il Signor G" dai suoi estimatori. È stato anche un chitarrista di vaglia, tra i primi interpreti del rock and roll in italiano (tra il 1958 e il 1960).
Molto apprezzate sono state anche le sue performance come autore ed attore teatrale; è stato iniziatore, assieme a Sandro Luporini, del 'genere' del teatro canzone.
A Giorgio Gaber è dedicato il rinnovato auditorium sotterraneo del Grattacielo Pirelli, a Milano.

Gaber raggiunge il successo nel 1960 con il lento Non arrossire; nello stesso anno incide la sua canzone più conosciuta tra quelle del primo periodo, La ballata del Cerutti, con il testo dello scrittore Umberto Simonetta. L'anno prima ha conosciuto Sandro Luporini, pittore viareggino, che diventerà il coautore di tutta la sua produzione musicale e teatrale più significativa. Tra le prime canzoni scritte insieme, Così felice e Barbera e champagne. Durante gli anni '60 la maggior parte delle canzoni di maggior successo sono scritte da Simonetta: Trani a gogò (1962), GogangaPorta Romana (1963), che fruttano a Gaber molte apparizioni televisive.
Gaber è attratto anche dalla canzone francese: ascolta gli chansonniers della Rive Gaucheparigina, cui riconosce uno spessore culturale, un'attenzione ai testi che manca nella musica leggera italiana. “Il mio maestro è statoJacques Brel”. Gaber, come Gino Paoli, Sergio Endrigo, Umberto Bindi, Jannacci e Tenco sono alla ricerca di un punto di equilibrio tra le influenze americane (rock e jazz) e la canzone francese. Lo trovano nella canzone d'autore in italiano. I primi cantautori nostrani nascono in questo periodo, e Gaber è tra loro.

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